Tempo pre-stagionale per il calcio in Svezia, tempo per l’AIK di prendere una maglia virale dal cappello a cilindro che stupisce sia la gente del posto che gli estranei. Questo 2020 non fa eccezione e lo fa con un kit chiamato Behrens Edition, che rende omaggio al suo fondatore e al kit che hanno usato tra il 1909 e il 1910. Quest’ultimo ispirato al Corinthian FC, probabilmente la migliore squadra amatoriale della storia .

Comiseta a Behrens Edition

Il modello – che verrà utilizzato solo nelle amichevoli della preseason e nella Coppa di Svezia – è un nuovo lavoro della Nike insieme al team di Stoccolma.

La camicia è bianca con un polo e un sottile motivo a rombi. Quest’ultimo, a proposito, non è originale e fa parte del modello Trophy IV che abbiamo visto pochi giorni fa al BG FC in Tailandia.

Tornando alla maglia stessa, ciò che attira davvero l’attenzione è la versione XL del suo cappotto. La ragione? Un omaggio al kit 1909-1910. Sebbene AIK abbia giocato gran parte della sua vita in nero, in quelle stagioni è passato al bianco, dice la leggenda, dopo aver visitato il Corinthian FC, una gloriosa squadra amatoriale nel calcio inglese.

Sebbene il leggendario Cafú abbia pubblicato su Instagram una foto della nuova maglia di San Paolo una settimana fa, solo oggi adidas ha reso ufficiale il lancio del kit, che verrà utilizzato nel Brasileirao e nella Copa Libertadores 2020.

T-Shirt Sao Paulo 2020

Nonostante abbia compiuto 90 anni, adidas non ha preparato nulla di molto speciale per il club. In effetti, il nuovo mantello porta il design tradizionale del tricolore su uno dei modelli del marchio tedesco per questa stagione.

In particolare, abbiamo la base bianca con striscia rossa e nera e scudo XL al centro del torace, come dettato dai canoni. Il tutto accompagnato da diverse serie di strisce verticali ispirate alla collezione Icon che adidas ha consegnato alle grandi squadre in Europa nel 2019 e che oggi utilizza come modello in squadre come lo Sporting Cristal del Perù.

Durante un incontro a Madrid, il team della Guinea equatoriale ha firmato un’alleanza con il marchio italiano Erreà, in modo che diventi il suo nuovo sponsor tecnico. L’accordo, tra l’altro, è stato siglato con la presentazione della maglia che il National Nzalang indosserà durante il 2020.

Maglia Guinea Equatoriale 2020

Il modello presentato ha una base rossa e ha accenti bianchi su spalle e vita che sembrano essere dipinti con pennelli. Una sottile stele a forma di Z nera dice anche presente.

Anche i polsini sono bianchi, mentre il collo è diviso in una combinazione albirroja. Infine, nella parte più alta della parte posteriore puoi vedere la bandiera della nazione africana, così come il suo nome scritto in lettere bianche.

La premiere della maglia della Guinea Equatoriale preparata da Erreá per questo 2020 si svolgerà il 25 marzo contro la Tunisia, in un duello per il Gruppo J delle Qualificazioni per la Coppa delle Nazioni africane del 2021.

«Vogliamo tornare a giocare», dicono all’unisono i rappresentanti dei calciatori della Serie A, riuniti ieri sera in conference call dal direttivo del sindacato. Che bella sorpresa. La parte migliore di questo variegato universo sono loro. Hanno aperto a una decurtazione dello stipendio, hanno preteso che una parte del loro sacrificio serva a finanziare un fondo di solidarietà per gli atleti mal pagati e hanno messo sul piatto le loro vacanze estive pur di finire il campionato. Meritano una lode: la loro prova di maturità oscura le sortite di chi prova ad anteporre i suoi interessi di bottega a quelli dell’intera filiera del calcio.

L’auspicio, però, deve fare i conti con l’emergenza. Abbiamo atteso il picco per giorni e ci stavamo camminando sopra. Oltre la sua punta aguzza, capace di infliggere all’Italia mille morti in ventiquattr’ore, non c’era il lato scosceso che speravamo. Oggi sappiamo di brancolare su un altipiano del dolore, che potrebbe essere più lungo del previsto. Le vittime e i contagi scendono e risalgono, tenendoci con il fiato sospeso. Si naviga a vista: se l’epidemia non molla la sua morsa, la fine dei divieti è un azzardo.

Ma la chiusura del Paese rivela, ogni giorno di più, i suoi altissimi prezzi sociali ed economici. Una strategia d’uscita impone alla macchina sanitaria e alla politica di cambiare modulo. Fin qui abbiamo giocato in difesa, aspettando il virus barricati negli ospedali. Ora si tratta di sfidarlo a viso aperto nei luoghi del contagio Il cambio di passo prelude a un’apertura parziale dopo il 18 aprile. E’ questa una data della speranza. Da attendere rispettando le regole, ma incrociando le dita.

Per intanto la voce e l’esempio dei calciatori giunga ai presidenti dei club e alle istituzioni sportive. Smettetela di tirare il virus per la giacchetta.

Il kit del Bologna, integratori a domicilio del Parma le stories Instagram dell’Inter, la “seduta” milanista

Chissà se sarà una Pasqua di resurrezione anche per il pallone. Il tema degli allenamenti resta cruciale per il futuro della Serie A: se il prossimo decreto del Governo (atteso entro domani) dovesse estendere il lockdown fino alla fine di aprile, allora scalerebbe agli ultimi giorni di maggio anche la ripresa del torneo. Dal “via libera” per le sedute al fischio d’inizio di una partita vera contate pure 20 giorni.

C’è un contenzioso Fifa per lo spagnolo. La star di Hollywood può davvero comprare il Malaga: se sarà così, i biancocelesti sperano di transare per l’esterno

ROMA – Nella telenovela Lazio–Jony–Malaga spunta George Clooney. Lui, la star di Hollywood. Può entrare a far parte della vicenda di mercato esplosa in estate. Clooney, prima dell’emergenza coronavirus, era in ballo per acquistare il Malaga dallo sceicco Al Thani, cugino del boss del Paris Saint-Germain. Se subentrerà erediterà la diatriba che s’è aperta dopo l’arrivo di Jony a Roma.

Il giocatore spagnolo si svincolò unilateralmente per giusta causa: nel suo contratto c’era una clausola rescissoria, gli permetteva di trasferirsi in un club di massima serie nel caso in cui il Malaga fosse rimasto nella serie B spagnola (cosa che è accaduta a giugno). Gli spagnoli, secondo alcune ricostruzioni, prima avrebbero detto sì al passaggio del giocatore, poi si sarebbero opposti. Jony a quel punto ha strappato l’accordo. Il Malaga si è rivolto alla Fifa per chiedere un giudizio, la causa è in corso.

Il tecnico dell’Albania e ex allenatore dei biancocelesti: «Sarebbe una fortuna per il nostro calcio chiudere a luglio la Serie A. Un orgoglio l’amicizia albanese»

«E’ stato un gesto straordinario, a dimostrazione di quanto questo popolo sia sempre stato vicino all’Italia. Edi Rama ha dato la disponibilità e ha inviato i migliori medici albanesi in una zona colpita come Bergamo, dove io sono stato ad allenare. Per me è stata una gradita sorpresa, mi sento orgoglioso di guidare la nazionale albanese. Nelle ultime ore mi sono arrivati tantissimi messaggi: giocatori, allenatori, semplicemente amici e conoscenti, tutti sono stati colpiti dall’umanità dimostrata da Edi Rama e dal popolo albanese. Penso sia un esempio da divulgare a livello mondiale. Una nazione meno ricca rispetto a tanti altri Paesi in Europa ha dimostrato una solidarietà senza eguali».