Napoli, l’iraniano Azmoun primo obiettivo in attacco

Sardar Azmoun, 25 anni, attaccante iraniano dello Zenit San Pietroburgo. AP

Il centravanti dello Zenit arriverà se partirà almeno uno fra Milik e Mertens. In difesa occhi su Cistana, Koch e Karbownik

Il lockdown non ha fermato il diesse del Napoli, Cristiano Giuntoli. La sua attività sul mercato procede tra discussioni e sondaggi. Le restrizioni degli ultimi due mesi gli hanno consentito di visionare decine di filmati seduto, comodamente, sul divano di casa. I contatti coi suoi collaboratori sono frequenti, quotidiani. C’è una rete di osservatori che continua a marcare i territori interessati, in Italia e in Europa, alla ricerca di giocatori idonei al progetto Napoli.

Malinovskyi il freddo ha scaldato il Gasp e ora lancia la volata

Da “riserva di lusso”, punta a diventare un titolare. Segnali positivi dopo lo stop: motivato e tirato a lucido, adesso l’ucraino scalpita

Lucido, se vogliamo freddo (da buon ucraino), ma anche caldo. Come il suo piede, “il più forte d’Ucraina”: così l’ha definito Gollini commentando ieri un post dell’Atalanta, che con un video ha ricordato la prodezza contro il Verona del 7 dicembre scorso. Hateboer sulla destra, palla al centro, un solo stop prima della legnata all’incrocio dal limite dell’area.

Inter vs Inter: la corazzata di Mou a confronto con i ragazzi di Conte

José Mourinho, 57 anni, e Antonio Conte, 50. Ap

Il paragone è impossibile, ma è proprio in panchina il punto di contatto con lo “squadrone che fece l’impresa”. Maicon è senza eredi

Dieci anni dopo è difficile sottrarsi alla tentazione del paragone impossibile. L’Inter del Triplete e l’Inter di oggi: che cosa hanno in comune? Probabilmente gli allenatori, Antonio Conte è la versione italiana di Mou, tecnici divisi da forte rivalità, però uniti da affinità elettive. Per il resto è dura. Maicon è senza eredi. Abbiamo cercato parallelismi con un minimo di sostenibilità, ma lo “sbilancio” è notevole e il verdetto è chiaro.

Milan, la casa dei portieri: Gigio e il rebus rinnovo, ma le alternative ci sono già

Nel montaggio ispirato a "La Casa di Carta" Pepe Reina, Gigio Donnarumma e Alessandro Plizzari

Donnarumma va in scadenza tra un anno, la società cerca di trovare un accordo. Tra le ipotesi i rientri di Reina e Plizzari

I Donnarumma. Sembra il titolo di una serie tv. Invece questa è la storia di un ragazzino che ha le valutazioni più alte fra i portieri Under 21 del mondo, e di suo fratello Antonio, il numero due superpagato e quindi sempre visto con sospetto, anche se per la verità quando è stato chiamato in causa non ha deluso.

Agnelli: “La Juve vuole concludere la stagione. Faccio i complimenti a Dal Pino”

Andrea Agnelli, presidente della Juventus. Getty

Il presidente bianconero ribadisce la volontà del suo club di tornare in campo. Per conquistare l’ennesimo titolo. E applaude la diplomazia del vertice di Lega

I club si sono ritrovati uniti sotto il messaggio di Paolo Dal Pino, Presidente di Lega. Il suo monito a Spadafora, “disposti a un’intesa sui protocolli o a fermarci, se sarà il governo a dircelo” è stato recepito da ogni società. Il pensiero del Presidente è il pensiero di tutti i club, presenti stamattina in assemblea. Nessuno escluso. Al lavoro di diplomazia di Dal Pino hanno fatto seguito le dichiarazioni d’intenti, e i complimenti al vertice della Lega, di tanti colleghi delle società. Andrea Agnelli è quello che ha concluso il giro: “Mi associo ai complimenti e al consenso di tutti per il lavoro del presidente Dal Pino.

Ne approfitto per ribadire con forza che la Juventus ha la ferma volontà di concludere la stagione 2019-20. Iniziando gli allenamenti il 18 maggio e le partite a giugno ci saranno modi e tempi per concludere la stagione. Rispettando le indicazioni dell’Uefa e dell’Eca. Voi sapete che non sono molto mediatico e preferisco il silenzio e questo può aver alimentato interpretazioni sbagliate sulla volontà della Juventus. Ma la nostra idea ribadita con forza è portare a termine la stagione”.

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Anche Dzeko segue Fonseca: “Lasciateci allenare subito a Trigoria”

Edin Dzekp. LaPresse

Il bosniaco si unisce al suo allenatore e ai molti giocatori che chiedono di ricominciare: “Sono d’accordo con Acerbi e Immobile, più sicure le nostre strutture di un parco”

Dopo Kluivert, Pastore, Santon e Pellegrini, stavolta è il capitano della Roma, Edin Dzeko, a sottolineare come per i giocatori della Roma sia più sicuro allenarsi a Trigoria invece che in un parco. Non solo: Dzeko si dice d’accordo con le parole dei laziali Acerbi e Immobile (derby archiviato, in questo caso) e parla anche di tutte quelle persone che lavorano nel mondo del calcio, ma non solo miliardarie come i calciatori. Lo fa in diretta Instagram sul profilo della Roma e lo fa con cognizione di causa, venendo dalla Bosnia e da una famiglia che, in tempo di guerra, certo ricca non era. “La salute viene prima di tutto – ribadisce Dzeko -, ma in questo momento è più sicuro allenarsi a Trigoria che nei parchi.
Lì saremmo più sicuri che da tutte le altre parti. Ultimamente sono state dette molte cose: quando si parla di noi si dice sempre che guadagniamo tanto. Il calcio non significa solo soldi e calciatori: c’è tanta gente intorno al calcio. Io ho girato l’Europa e ho visto molta gente che in questo momento non può lavorare. Dobbiamo pensare anche a loro. Ci sono tante aziende che lavorano poi con la Roma, all’Olimpico. Non voglio che si parli solo di soldi, ieri ho visto qualche intervista di alcuni giocatori: hanno detto lo stesso anche Acerbi e Immobile, sono d’accordo con loro”.

Trentadue anni fa il 2-3 a Napoli che aprì l’epopea del Grande Milan di Sacchi

Pietro Paolo Virdis esulta dopo il gol che ha portato in vantaggio il Milan al San Paolo

Il 1° maggio 1988 i rossoneri sbancarono il San Paolo con doppietta di Virdis e gol di Van Basten, sorpassando gli azzurri. Due giornate dopo arrivò il primo scudetto dell’era Berlusconi

“Guarda le – guarda le – guarda le bandieeeeere, Maaaaradona, sono rossonere”. Da uno spicchio del San Paolo si leva un coro, di sfida, beffardo, irriverente. Diego lo aveva detto alla vigilia: “Non voglio vedere neanche una bandiera del Milan sugli spalti!”. Primo maggio, su coraggio, cantava Umberto Tozzi.

Radu rimonta: ora è in pole come vice Handanovic

Ionut Radu, 22 anni. Getty

Il romeno favorito su Musso e Gollini per il ruolo di dodicesimo: costo zero, altro prodotto del vivaio da valorizzare e con una buona esperienza in Serie A

Dietro a una grande crisi si nascondono sempre delle opportunità. La parte più difficile, ovviamente, è saperle cogliere. Il prossimo mercato dell’Inter sarà inevitabilmente condizionato dalla crisi, così molti degli investimenti che erano in programma verranno riconsiderati. A partire dal portiere. O meglio dal vice Handanovic.

Diego, Ali, Jordan: quando i campioni sono eroi a fumetti

I più grandi dello sport rivivono in graphic novel d’autore. Emozionanti come un film, un romanzo, o forse di più

“Sono il più grande”, urlava al mondo Muhammad Ali. “Sono un poeta, sono un profeta, sono il salvatore della boxe!”. E il suo volto si trasfigurava di rabbia e orgoglio per riscattare le umiliazioni subite da bambino del profondo sud razzista d’America: quel bicchiere d’acqua negato al bar perché era “negro”, quella bici rubata quando, adolescente di Louisville, si divertiva a una festa di strada.

Cassius Clay, il suo vero nome, sfogò la rabbia nella palestra di boxe dove si iscrisse subito dopo, colpendo il sacco come fosse quel ladro, senza pietà, per non fermarsi mai e diventare uno dei grandissimi. Come Michael Jordan, Diego Maradona, Valentino Rossi e Marco Pantani. Cinque leggende che sono state raccontate anche in graphic novel, diventando eroi dei fumetti oltre che dello sport.

De Luca libera il Napoli: “Per noi ci sono le condizioni per riprendere gli allenamenti”

Il presidente della Campania: “Ho parlato con De Laurentiis, propone allenamenti con distanziamento, per fasce orarie, senza uso comune delle docce. A decidere sarà la task force”

”Per la Regione Campania ci sono tutte le condizioni per consentire la ripresa degli allenamenti della squadra del Napoli”. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook in cui fa il punto sulla situazione del coronavirus in Campania, ha spiegato di aver ricevuto dal presidente Aurelio De Laurentiis “una richiesta per poter fare gli allenamenti”. E l’ipotesi di lavoro ha conquistato De Luca, dall’inizio della pandemia protagonista di interventi molto intransigenti contro chi non rispetta le regola del distanziamento.

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