Francesco e Ilary sposi quindici anni dopo: “Due bambini cresciuti insieme” – FOTO

Francesco Totti e Ilary Blasi

Diciannove giugno 2005. Sotto il cielo piovoso di Roma si univano in matrimonio Francesco Totti e Ilary Blasi, che da lì in poi formeranno una delle famiglie più famose sia del mondo dello sportivo sia di quello dello spettacolo. Per celebrare la ricorrenza la stessa Ilary ha voluto pubblicare una foto d’epoca dei due, avvolti in un tenero bacio: “Due bambini che cresceranno insieme! La prima foto e poi… 15 anni di noi“.

Uno scatto storico, il primo in cui i due vennero immortalati in pubblico, allo stadio, durante un Roma-Parma del 14 aprile 2002 (match finito poi 3 a 1 per i giallorossi). Totti non giocò la sfida a causa di un infortunio e guardò la vittoria della squadra dalla tribuna. Ovviamente in dolce compagnia.

Foto, cori e sagome: il calcio degli stadi virtuali riparte così

Lo stadio di San Siro senza pubblico. LaPresse

Dall’Inter al Cagliari, i club si organizzano. La Lega testa il software della Coppa Italia

Le foto e i video dei tifosi che rimbalzano dai social alle tribune, le sagome di cartone in curva, gli striscioni, i cori registrati, le colonne sonore di sempre. La Serie A riapre oggi senza tifosi e prova comunque a ricostruire l’atmosfera pre-Covid 19, a salvare il fattore campo.

L’esperimento del pubblico virtuale visto in televisione per tutta la durata della finale di Coppa Italia non sarà riproposto in campionato per colpa dei costi troppo elevati.

Nicchi: “Arbitri carichi per la ripresa, ma basta con le polemiche inutili”

Marcello Nicchi. Ansa

Il presidente dei fischietti: “Con la coppa siamo partiti bene, ora mi aspetto che cambi il clima in campo anche in campionato”

“Ero mosso dalla curiosità di rivedere in campo il pallone, i gesti atletici dei giocatori, gli arbitri correre. Mi ha fatto un grande effetto e mi immedesimavo negli arbitri. Sono delle certezze, ma la situazione mi ha fatto pensare a quando arbitravo io e sentivo più difficoltà non nelle partite decisive, ma ad esempio nelle amichevoli: in queste situazioni è più complicato trovare il giusto equilibrio”. Il presidente dell’Aia Marcello Nicchi, alla ripresa del campionato, ha ancora negli occhi le semifinali e la finale di Coppa Italia, vere e proprie prove generali anche per gli arbitri, di questa strana ripartenza del calcio italiano.

Milan, Coppa Italia ultima spiaggia: Europa e milioni, la svolta passa da Torino

Il Milan festeggia il 3-2 al Torino in Coppa Italia. LaPresse

Il trofeo snobbato negli anni d’oro può dare un senso a una stagione deludente. Pioli ha due missioni: fare l’impresa contro la Juve e regalare il primo titolo a Elliott

Gigio Donnarumma, che di questo Milan è il decano per presenze – 190, alla faccia dei suoi 21 anni – ha ragionato da saggio e chiamato a raccolta il popolo rossonero. Sul suo profilo Instagram ha invitato i tifosi a farsi sentire anche da casa attraverso foto e video da postare sui social: “Per ora purtroppo non vi sarà possibile essere con noi allo stadio, ma contiamo comunque su di voi, anche da lontano”.

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Niente allenamento? E Balotelli scende in campo per George Floyd

L’attaccante si è visto a Piazza della Vittoria in prima fila contro il razzismo: il suo post su Instagram ha subito fatto incetta di “mi piace”

Cancelli chiusi oggi per lui allo stadio per una “guerra” col Brescia che va avanti da diversi giorni, ma Mario Balotelli trova comunque sempre il modo di scendere in campo. Stavolta è in prima fila nella lotta contro il razzismo.

C’era anche lui infatti tra i partecipanti della manifestazione organizzata anche a Brescia, in Piazza della Vittoria, per chiedere giustizia per George Floyd. Mario ha pubblicato un post su Instagram (No Justice No Peace #noracism) che lo ritrae in piazza in compagnia del fratello e di un gruppo di amici: ovviamente il post sta ricevendo una valanga di “mi piace”.

Quante rapine ai calciatori: da Icardi e Balotelli a Pogba e Cavani…

Mauro Icardi ai tempi dell’Inter. Getty

Negli ultimi anni tanti giocatori hanno avuto la stessa brutta esperienza di Castillejo

Il fatto che Samu Castillejo non sia certo il primo calciatore a subire una rapina con una pistola puntata in faccia non rende meno grave la vicenda accaduta a Milano. Ma, anche se ci limitiamo alla sola Italia e agli ultimi anni, purtroppo ci sono moltissimi casi.

NAPOLI —   Il capoluogo campano domina in questa triste classifica: per citare solo i calciatori più famosi, sono stati aggrediti Insigne, la moglie di Cavani (i due poi hanno anche subito una rapina in casa), Zuniga, Hamsik per due volte e la moglie, Fernandez, Aronica, Behrami, Zalayeta e Milik.

Cagliari, la ripresa si complica: infortunio a Nainggolan, a forte rischio per il Verona

Radja Nainggolan. Ciam/Cast

A undici giorni dalla partita contro la squadra di Juric, il Ninja accusa un problema muscolare. Zenga non avrà nemmeno Joao Pedro

Primo campanello d’allarme in casa Cagliari. A undici giorni dalla sfida al Verona, che segnerà anche l’esordio sulla panchina rossoblù di Walter Zenga, i sardi perdono Radja Nainggolan. Il centrocampista, in prestito dall’Inter, si è fermato nell’allenamento di lunedì e le visite mediche hanno evidenziato una distrazione di primo grado del muscolo soleo del polpaccio destro.

Berlusconi pensa già a Milan-Monza in A: “Ibra e Kakà da noi? Mai dire mai…”

Berlusconi con Kakà ai tempi del Milan. Ansa

Il patron dei brianzoli neopromossi in B: “Vivo la nuova avventura con entusiasmo, ma sarò sempre vicino alla mia vecchia società e do ancora suggerimenti. Saliamo in A, poi il mio cuore sarà diviso a metà”

L’amore tra Silvio Berlusconi e il calcio non si è mai interrotto. Ora che l’ex premier e presidente del Milan ha ripreso a occuparsi di calcio nel Monza, fresco di promozione in B, l’entusiasmo riaffiora in ogni dichiarazione.

“Ibrahimovic? Era un nostro obiettivo vero come lo è stato Kakà: poi si sono create delle difficoltà extra-calcistiche e abbiamo dovuto rinunciare. Ma nel calcio non si sa mai: lo dico sia per lui che anche per Kakà. Il nostro mercato per la Serie A? Dobbiamo prendere soprattutto giocatori che siano inferiori ai 23 anni, stiamo cercando i migliori giocatori delle squadre di Serie B e qualcuno anche di Serie C”.

Dybala ha fretta: “Juve, ci sei?”. Vuole un rinnovo da 15 milioni l’anno, ma a 12 si può fare”

Paulo Dybala. Getty

La Signora disposta a farne un nuovo simbolo dopo Ronaldo, ma la Joya ora si aspetta un’accelerazione per il nuovo contratto”

La Juve dice di volerlo blindare, ma non è arrivata all’affondo decisivo per il rinnovo. Paulo Dybala chiede di essere riconosciuto come simbolo, come il più pagato della compagnia bianconera (e di tutta l’A) dopo l’inarrivabile Ronaldo. Sarebbe la messa in pratica di un progetto che la Juve ha esposto, sia pubblicamente che privatamente: Paulo può essere l’uomo attorno a cui costruire il futuro nel dopo Cristiano.

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