Chiesa e la Juventus: quel feeling che non cala dal 2016…

Oggi l’esterno della Fiorentina è avversario dei bianconeri, domani chissà. Ma nel frattempo Commisso vuole blindarlo e l’Inter…

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Il colpo di fulmine ha una data certa: 20 agosto 2016. Federico Chiesa torna oggi sul campo che lo ha visto debuttare in Serie A con la maglia viola ed è una partita più delicata di altre. La Juventus da allora non l’ha mai perso di vista, arrivando a strappargli un sì la scorsa estate, salvo rinviare ogni progetto a data da destinarsi. Insomma il feeling con il club bianconero è una costante che ha finito per condizionare non poco gli ultimi mesi: suoi e di tutta la Fiorentina. Non è un mistero che prima dell’avvento di Rocco Commisso, tutti dessero per certa la partenza del talento viola più acclamato. Poi, però, la musica è cambiata. Innanzitutto perché il nuovo proprietario della società toscana ha escluso a priori una sua partenza.

Ma ad assecondare questo suo desiderio c’è stato anche un “incidente di percorso” nella strategia juventina: a luglio Paulo Dybala dice no allo United e Sarri si converte al 4-3-1-2. Con questo nuovo scenario Fabio Paratici deve allentare la presa, rinviando ogni discorso all’estate del 2020. Nel frattempo a Firenze cambia la temperatura. Enrico Chiesa (il papà-agente) negli ultimi tempi ricuce i rapporti con la proprietà italo-americana e apre le porte ad un rinnovo-riparatore. La ritrovata armonia ha la dovuta eco mediatica. Tant’è vero che i più danno per scontato un adeguamento del contratto, ora in scadenza nel 2022. Federico, ora come ora, guadagna 1,8 milioni netti a stagione, ma conta di raddoppiare la somma. In che tempi? La famiglia Chiesa lo farebbe anche subito, mentre Commisso intende fiutare bene l’aria primaverile.

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